MARTEDI Santo - "A scinnuta do' Signuri"

Il Martedì Santo si rinnova il rito popolarmente chiamato "A scinnuta do' Signuri", ossia la statua lignea che rappresenta il Cristo alla colonna sottoposto alla flagellazione, prima di essere crocifisso.
Questo simulacro risale al 1739 e viene attribuito ad un ignoto artista siciliano, che lo realizzò con il legno di un albero di ciliegio che si trovava all'interno del giardino del Convento di Scordia.
I confrati della Confraternita del SS. Crocifisso estraggono la statua dalla nicchia  nella quale è allocata per tutto il resto dell'anno e la posizionano al centro della chiesa di Sant'Antonio al Convento per la devozione dei fedeli.
La prassi prevede che il Cristo sia collocato su un fercolo processionale, all'interno di una raggiera.
Ai quattro angoli della base vengono posti altrettanti angioletti dorati, ciascuno portante un simbolo della Passione (la corona di spine, i chiodi, la croce e le lance).
I confrati procedono quindi a disporre l'oro donato dai devoti sia sulle braccia del Cristo che su parte della raggiera.
Alla fine di tutte queste operazione la statua è quindi pronta per essere portata in processione, per le vie di Scordia, la sera del Mercoledì Santo.
È questo un rituale che fino al recente passato veniva eseguito in privato,  ma che in seguito è diventato un momento di grande devozione per i fedeli, che in religioso silenzio si apprestano a vivere i riti della Settimana Santa.


- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web.
- Foto (1) tratta dalla pagina facebook "Scordia.info"; foto (2), (3), (4) e (5) a cura di Tony D'Oscini, tratte dalla pagina facebook "Confraternita Santissimo Crocifisso".